L'Iraq Museum di Baghdad

Gli interventi italiani per la riqualificazione di un patrimonio dell'umanità

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Collana: arca

L’Iraq Museum di Baghdad è un luogo unico al mondo per la ricchezza e la varietà dei manufatti esposti: rappresenta una finestra aperta su arte e archeologia della Mesopotamia, dalle epoche più remote della storia umana fino al periodo ottomano.

I Carabinieri italiani del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale sono stati testimoni del saccheggio del Museo perpetrato nei giorni successivi alla caduta di Baghdad, nell’aprile 2003, e per primi si sono adoperati per porre freno alla diaspora dei suoi tesori. Da allora l’apporto istituzionale e accademico italiano alla riabilitazione del Museo è stato continuo e orientato su più fronti. Proprio grazie al contributo italiano è stato possibile riaprire le porte del Museo dopo ben 18 anni di chiusura.

Nel marzo 2015, a seguito dello sconsiderato attacco al patrimonio culturale iraqeno perpetrato dall’ISIS al Museo di Mosul e nei siti di Ninive, Hatra, Nimrud e Khorsabad, il Ministry of Tourism and Antiquities of Iraq ha deciso la riapertura ufficiale dell’Iraq Museum, come segnale forte e tangibile al mondo intero di un’eredità che è un fondamentale capitolo della storia dell’uomo e che da tutti deve essere protetta per poi essere tramandata alle future generazioni.

Autori / Curatori

Carlo Lippolis, Stefano de Martino, Roberto Parapetti, Gianluca Capri