Si può insegnare il fiorentino come se fosse una lingua straniera? Partendo da questa ipotesi semiseria il libro accompagna il lettore in un gustoso percorso linguistico alla scoperta della parlata di Firenze.
Scritto con semplicità ma aggiornato su studi recenti, non un elenco di modi di dire ma neanche un saggio accademico: è questo un testo da leggere per divertirsi, togliersi qualche curiosità, approfondire cose solo intuite; infine per capire come si esprimono questi benedetti fiorentini o per ritrovare, in quanto fiorentini, un senso di comunità nella ricostruzione della propria cornice linguistica.
Il libro è corredato da note grammaticali e un vocabolario essenziale.
Autori / Curatori
Paolo Panizza è nato e vive a Firenze, dove fa il bibliotecario. Ha scritto sulla rivista di sperimentazione letteraria «Tèchne» (Campanotto editore), ha curato la riedizione di "Bisticci classici" di Vincenzo Trambusti (Ponte alle Grazie, 1991), ha tradotto in italiano testi poetici per L’ippocampo edizioni nel 2011 e nel 2012, è autore della narrazione "Vorrei correre fino a te" (Romano editore, 2012).