Prefazione di Salvatore Menza.
Cremona si sofferma su non poche analogie tra il messinese e il caltagironese (p. 12, 63-64, 72) che oggi possiamo ben considerare analogie tra messinese e galloitalico di Sicilia: tali somiglianze non possono essere casuali, ma al contrario suggeriscono una connessione, tra l’area messinese e il fenomeno immigratorio, forse più profonda di quanto non si sia finora pensato e che merita di essere approfondita, dal punto di vista storico e linguistico.
Ulteriore approfondimento merita anche il fenomeno (tuttora tra i più vistosi per chi ascolti i caltagironesi parlare non solo in dialetto, ma anche in italiano) del raddoppiamento della consonante iniziale di parola ad inizio di enunciato. Cremona ne dà conto nella Fonetica a p. 20, unitamente al raddoppiamento attivato da parola ossitona (raddoppiamento fonosintattico). Tali dati suggeriscono che la percezione della lunghezza consonantica e i fenomeni che la vedono coinvolta possano essere stati in qualche misura modellati, anche in questo caso, dal contatto tra galloitalico e siciliano.
(Dall’Introduzione)
Autori / Curatori
Antonino Cremona (Caltagirone 1863 - Agrigento 1946) fu professore di lettere nei ginnasi e negli istituti tecnici. Il suo unico saggio di linguistica, la "Fonetica del caltagironese" (1895), è una delle primissime descrizioni scientifiche di una singola varietà siciliana.
Prefazione di Salvatore Menza, ricercatore a tempo determinato di Glottologia e linguistica nel Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, dove insegna Linguistica generale nel corso di laurea in Lingue e culture europee, euroamericane e orientali. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Filologia moderna con una tesi sulle categorie metalessicografiche. I suoi interessi di ricerca comprendono, oltre alla storia del pensiero linguistico, la sintassi teorica, la fonologia, la lessicografia e la glottodidattica.
Prefazione di Salvatore Menza