Le mura sorde

Il campo d’internamento per civili Villa La Selva a Bagno a Ripoli (1940-1944)

Nocentini Gabriella

€ 15,00

Collana: storie

Villa La Selva è un edificio storico che si trova nei pressi di Ponte a Ema, nel comune di Bagno a Ripoli, alle porte di firenze. Requisita alla famiglia ebrea Ottolenghi, dal 1940 fu sede di un campo di internamento per civili. Rimasto in funzione anche dopo l’8 settembre 1943, sotto la Repubblica sociale italiana divenne campo di concentramento provinciale per ebrei, che subirono da qui la deportazione ad Auschwitz, e di ebrei anglo-libici a Bergen-Belsen. Il campo fu liberato il 9 luglio 1944 dai partigiani della Brigata Rosselli.
Queste vicende sono state poco indagate e sono generalmente sconosciute perfino ai tanti residenti della zona.
La presente ricerca, che si avvale della principale storiografia sull’argomento e di un’attenta ricognizione archivistica, riporta testimonianze inedite e dati nuovi, tra cui gli elenchi dei nominativi di coloro che a Villa La Selva furono internati, qui pubblicati per la prima volta.

Autori / Curatori

Gabriella Nocentini, fiorentina, già insegnante di Italiano e Storia, narratrice e saggista, si è dedicata in modo particolare a studi di storia locale relativi alla memoria delle deportazioni nei lager nazisti. Si ricordano fra gli altri: “Questa striscia di terra. La collina di Baroncelli durante l’ultima guerra attraverso quello che affiora dall’archivio comunale e dalla memoria di un uomo” (2006, con Maria Pagnini); “Tutto questo va detto. La deportazione di Maria Rudolf” (2008); “La deportazione politica nell’area di Firenze, Prato ed Empoli, in Il libro dei deportati”, vol 2° (2010, con Camilla Brunelli); “Memoria viva”, in “Guida-catalogo del Museo della Deportazione di Prato” (2010); “Con l’aiuto della Signorina Maestra. Elena Salvestrini e la scuola di Ponte Sestaione, Cutigliano” (2014); “Perché il silenzio non sia più silenzio. Dino Francini, deportato a Mauthausen nel ricordo della figlia” (2014). Tra le sue opere più recenti di diverso ambito si segnalano: “Dianora Marandino artigiana del tessuto” (2019); “Le vie delle maschere. Itinerario sentimentale attraverso i carnevali sardi” (2021); “Appunti sul’Armenia, paese di pietre ricamate di croci, in Viaggi di mondo e di mente” (2024).