Gli etruschi erano presenti in forma organizzata fin dall’inizio della loro epoca (il periodo orientalizzante, secoli VII-VI a.C.) nel territorio sestese: a testimoniarlo le tombe della Montagnola e della Mula, nonché i numerosi reperti ritrovati e la necropoli villanoviana di Palastreto. Il territorio a nord dell’Arno era quindi ben presidiato da insediamenti umani, con a capo ricche e potenti famiglie principesche. Da Comeana a Carmignano, a Gonfienti, a Quinto, per giungere a Fiesole, le famiglie di questi Principi traevano la loro ricchezza dal controllo delle strade (tra l’Etruria tirrenica e l’Etruria padana) e dall’agricoltura del fertile territorio della Piana fiorentina, già soggetto a bonifica. Le tombe etrusche di Sesto sono dunque un importante documento di pietra, un tesoro che merita di essere riscoperto.
Il testo qui pubblicato è quello scritto da Frido Chiostri e Marcello Mannini per la Pro Loco di Sesto Fiorentino nel 1969, a cui si è aggiunto un contributo, di Giuseppina Carlotta Cianferoni, sulla tomba della Mula. Quest’edizione è stata inoltre arricchita da numerose immagini.