Incredibile davvero che esistano ancora dei manoscritti inediti di poeti vernacolari fiorentini, per di più sconosciuti, risalenti a quel fecondo periodo che andò a cavallo (letteralmente) tra l’Otto e il Novecento. E affascinante è trovarseli tra le mani e riuscire a farli rivivere in un libro nuovo e antico allo stesso tempo. Conoscevamo Montino Celli, Venturino Camaiti, Silvio Volpi, Ugo Socini, Brincello Ficcasenno, Augusto Borchi, Galileo Gagli, Alfredo Meriggioli e altri rimatori gigliati, ma Carlo Giamboni no, non l’avevamo mai sentito nominare. Questa è la sua rivincita. Su due quadernetti datati 1902 sono riemersi 80 sonetti in puro fiorentinaccio, e la storia del loro ritrovamento è in questo libro, insieme alla fedele riproduzione degli insperati manoscritti autografi e alla loro trascrizione a fronte. Un gioiello degno di entrare in casa di ogni fiorentino, ma di più: di chiunque ami Firenze.
Autori / Curatori
Gianni Greco è l’altra faccia del “G”, suo pseudonimo come conduttore radiofonico di grande impatto che, per un quarto di secolo, ha tenuto alto lo spirito fiorentino spingendosi spesso oltre i limiti della beffa col “Sondazzo”, insignito due volte del Premio Pegaso come programma più ascoltato della Toscana.
Nasce curioso di ogni cosa: compositore e scrittore, da sempre appassionato d’arte, archeologia, mistero e mille altre discipline, ha al suo attivo varie canzoni e una quindicina di libri, sette dei quali in vernacolo fiorentino.
Ricercatore instancabile di memorie da salvare, ha creato l’Archivio Pezzaglia-Greco, decretato dallo Stato “Archivio di interesse storico particolarmente importante”, in cui conserva una preziosa documentazione sui suoi avi, attori di teatro e di cinema. Direttore del POM (Pinocchio Official Museum) e impegnato per il decoro di Firenze, è Presidente dell’Associazione Culturale Firenze Rizzati e creatore e amministratore della seguitissima pagina Facebook Vecchia Firenze mia.
Raccoglitore di ogni oggetto o documento meritevole di essere salvato dalla dimenticanza, ha scoperto i manoscritti inediti di un poeta vernacolare fiorentino sconosciuto e lo ha fatto finalmente esistere con questo libro.