È il 1963 quando la giovane Dian Fossey lascia il suo lavoro da educatrice e l’America alla volta del continente nero, con l’obiettivo di studiare una specie di primate di cui si sa poco o nulla: il gorilla di montagna.
Dian ha un carattere duro e determinato e riuscirà a trasformare una capanna nel bel mezzo della foresta equatoriale, a più di 3000 metri di quota, nel Karisoke Research Centre, che ancora oggi ospita scienziati da tutto il mondo.
Alla fine del 1985 verrà uccisa nel cuore dell’Africa centrale, in circostanze misteriose mai chiarite.
Questo libro autobiografico – diventato uno dei testi più importanti e noti nell’ambito dell’etologia – ripercorre gli anni trascorsi a studiare i gorilla, i magnifici incontri con le famiglie di primati, le lotte estreme contro i contadini e le autorità locali, i sacrifici che Dian ha dovuto affrontare per portare a termine il suo lavoro.
Autori / Curatori
Dian Fossey, nata a San Francisco nel 1932, tra i primatologi è stata la prima a dedicare interamente i propri studi al gorilla di montagna, una specie minacciata di estinzione e presente solo sui Monti Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo.
Il suo lavoro, che si è protratto per lunghi anni, si è incentrato sulla biologia e l’etologia della specie, apportando alla scienza numerosi dati fondamentali per preservare il gorilla di montagna dall’estinzione.
Dopo la sua tragica scomparsa è stato fondato il Dian Fossey Gorilla Fund International, che ha lo scopo di trovare fondi da destinare alla salvaguardia di questa specie.
Alla sua vita è dedicato il film Gorilla nella nebbia del 1988, interpretato da Sigourney Weaver, e il documentario del National Geographic del 1998.