Il Manuale di Dembsher è del 1830: nonostante i quasi due secoli di distanza, risulta ancora, "mutatis mutandis", attuale in alcune sue indicazioni, anticipatore di quei progetti di semplificazione dei testi amministrativi che sono stati realizzati in Italia, con molto ritardo, a partire dagli anni ’90 e purtroppo ancora oggi senza una loro effettiva applicazione generalizzata. Nel riproporlo, è sembrato utile inquadrarlo nel contesto storico in cui è maturato ripercorrendo a grandi linee la storia della burocrazia "sub specie linguae".
Autori / Curatori
Giuseppe Dembsher, veneziano di origini probabilmente tedesche (il padre, Francesco, fu un importante geologo), geografo di formazione, fu impiegato presso la Direzione delle Pubbliche Costruzioni di Venezia nei primi decenni dell’Ottocento. Dalle scarsissime notizie sulla sua biografia risulta che fu traduttore giurato dal tedesco, collaboratore della «Gazzetta privilegiata di Venezia» e curatore con Spiridione Castelli di un "Lessico per la conversazione" (1831). Tra le numerose carte geografiche da lui curate spicca l’"Atlante Universale del Globo" (1829).
Sergio Lubello, professore di Storia della lingua italiana, Linguistica italiana e Didattica della lingua italiana nell’Università di Salerno. È socio dell’ASLI (attualmente nel Direttivo), della SLI, della Société de Linguistique Romane e del DRG (Deutscher Romanistenverband). Autore di numerosi lavori, fra cui l’edizione (a più mani) dei "Poeti siculo-toscani" (Meridiani Mondadori, 2008) e il volume "Il linguaggio burocratico" (Carocci, 2014); ha curato il recente "Manuale di linguistica italiana" (De Gruyter, 2016).